TREPPONTI Autentico emblema di Comacchio, voluto dal Cardinale legato Giovan Battista Pallotta nel contesto della cosiddetta rinascita urbanistica. Fu innalzato intorno al 1638 dal cappuccino Giovanni Pietro da Lugano su disegno dell'architetto Luca Danese di Ravenna, costituisce il punto di unione tra il canale navigabile "Pallotta", proveniente dal mare, ed il centro della città, in quanto sotto la sua unica volta si distribuiscono le vie d'acqua interne, per mezzo di una fitta rete di canali. Comprende cinque ampie scale (tre anteriori e due posteriori) ad arco a tutto sesto, che consentono di raggiungere la sommità, in pietra d'Istria. |
|
OSPEDALE DEGLI INFERMI L'antico Ospedale degli Infermi è stato eretto tra il 1778 e il 1784 su volere del papa Clemente XIV e a spese della comunità comacchiese. Il progetto è dell´architetto ferrarese Antonio Foschini (1741 - 1813); la facciata posteriore, meno solenne, è di Gaetano Genta (1750 - 1837), l'architetto che sostituì Foschini nella direzione dei lavori e nel completamento dell'edificio. Inaugurato nel 1814, ha concluso la propria attività nel 1976. |
|
MUSEO DELTA ANTICO
Il Museo, allestito nell’imponente architettura neoclassica del Settecentesco Ospedale degli Infermi, presenta testimonianze archeologiche del territorio, dall'età protostorica sino al medioevo. Attraverso l’esposizione di quasi duemila reperti e grazie a ricostruzioni e apparati di guida, viene narrata la storia del popolamento umano in corrispondenza dell'area deltizia padana. Il Po, i numerosi canali navigabili e le vie di terra hanno rappresentato nei secoli importanti vettori commerciali e culturali di comunicazione tra le civiltà del mondo Mediterraneo e l’Europa continentale. Il museo è suddiviso in sezioni tematiche e cronologiche. Si segnalano la sezione dedicata alla necropoli e alla città di Spina, porto e avamposto etrusco per il commercio da e per l’Oriente mediterraneo, e la sezione che presenta l’area deltizia in età romana e lo straordinario ritrovamento nel 1981 della Nave Romana di Valle Ponti, con l’intero suo carico, testimonianza dell’epoca di Augusto e del mondo globalizzato di Roma. |
|
CATTEDRALE DI SAN CASSIANO Maestoso edificio dedicato al Santo Patrono della città, sorge nel luogo dove si levava l'antica cattedrale romanica, eretta nel 708 e demolita nel 1694. La prima pietra della nuova Cattedrale fu posta il 25 marzo 1659 dal Vescovo di Comacchio Sigismondo Isei, ma venne consacrata solennemente solo nel 1740. Nel 1961 fu elevata a Basilica Minore da Papa Giovanni XXII. La facciata è in mattoni, con alcuni particolari in pietra d'Istria. L'interno, ad unica navata, comprende dodici cappelle disposte lateralmente, all'interno delle quali si possono ammirare stupende tele di Biagio Bovi ( XVIII sec.) della scuola bolognese dei Carracci, il crocefisso in legno, del XVII sec., dello scultore ferrarese Germano Cignani e la scultura raffigurante Santa Lucia, di scuola veneziana (sec. XV). | |
SANTUARIO DI SANTA MARIA IN AULA REGIA Situato nell'estremità occidentale della città, è meglio conosciuto come "Chiesa dei Cappuccini". L'attuale edificio sorge in un'area anticamente occupata dal Monastero di S. Maria in Auregiario, la cui presenza viene attestata già nel X sec. d.C. e fino al XII sec. Nel 1570, dopo che la chiesa fu estinta ed i suoi beni ceduti ad una congregazione religiosa, fanno il loro ingresso i Padri Cappuccini, voluti dal duca Alfonso II d'Este. Si tratta di un manufatto secentesco (1665), con facciata in stile neoclassico, più volte rimaneggiato. All'interno, ad unica navata e con cappelle laterali che accolgono tele di buona fattura, di particolare interesse è l'ancona posata sull'altare maggiore, sovrastata dalla statua in terracotta della Beata Vergine, venerata col titolo di Santa Maria in Aula Regia: protettrice della città e della matianità comacchiese; opera rinascimentale di arte ferrarese. |
|